Tuesday, 17 May 2016

CINESCENT by Gabriela Guidetti: "Barbarella" vs. "Calandre".




"Barbarella" (Roger Vadim, 1968)
VS.
"Calandre" (Paco Rabanne, 1969) 


A perfume should be as imbued with meaning as it is light to wear (Paco Rabanne)

Dildano: Are you typical of Earth women?
Barbarella: I'm about average. 
(from "Barbarella", 1968)


Basque-born and rebel at heart, Paco Rabanne revealed himself as a revolutionary spirit since the beginning of his career in fashion. And despite he wasn't warmly welcomed by his colleagues, as Coco Chanel who called him "the metal-worker of fashion"......
Definition quite appropriate and not in derogatory way at all, for a designer who considers metal one of his raw materials. It was the '60s, people were bubbly and looked for a change. Artists were always searching for new expressions and new worlds, often influenced by futuristic fascination. And one of these artists was Paco Rabanne. 


Metal in his hands became the new armor for women of the Sixties, free females, transgressive and focused on new horizons. One of these warriors from future just arrived under the shape of "Barbarella", a galactic heroine of an eponymous French comic of 1962, signed by Jean-Claude Forest and brought to the screen by Roger Vadim in 1968. 

The movie is an hilarius science fiction story, full of kitsch and design items, eroticism, fashion and grotesque, transforming the movie in a real icon of that age. Barbarella passes through the movie with the sensual innocence of a leading lady ready to fearlessly face every new experience, whether it is osé or dangerous. The main character was played by a young and beautiful Jane Fonda, her perfect body sheathed in corsets and tight-fitting suits with metal, plexiglas, plastic and lamé inserts. It's no coincidence that the film's costumes were signed by Paco Rabanne who as a result of this collaboration began the so-called "Space Age Fashion". 



And it was in those years that he started the olfactory project that in 1969 led to the realisation of his first fragrance, Calandre, created by Michel Hy, who would have later signed a scent often compared to Calandre: YSL's Rive Gauche. The fragrance is a floral chypre gleaming aldehydes, with a heart of metal rose sinking in a dusty and animalic base of musks and woods. Calandre is a scent of extraordinary personality, a mirror for the women in '60s and '70s. A combination of femininity and audacity that seems a scented and preformed shell wrapped Barbarella's sensual forms embedded in lurex. 




It seems obvious to find a liaison between Barbarella and Calandre: the costumes designed by Paco Rabanne look like the material representation of the fragrance. The top notes start with a sparkling explosion of green tinged aldehydes. The nose is tickled by this cold and citrus energy.  

Senses are awakened to admire the chromatic facets of Barbarella's green costume. Plastic reflects lightrays and covers the galactic heroine's body as a bright mosaic. The aldehydes surround her and dance, amplifying even the smaller emerald shade. Then they get cool down an opulent rose, while orris dusts the whiteness of jasmine and lily of the valley. 

The heart of the fragrance is a metal flower that gives pure sensuality. The jus envelopes Barbarella's body like a chain mail to protect the voluptuous splendour of the white jumpsuit, tight as a second skin.

The olfactory journey continues in a warmhole of fragrant mosses. At this step, the heart warms and aldehydes light creamy woods. Basenotes bring out the intensity of the dark and velvet side of the perfume that covers Jane Fonda's forms in a blaze of seductive transparencies.

The fragrance merges with the skin and dresses her as a comfortable cloth. Barbarella -a perfect synthesis of all Earth women- is ready for embarking one more new trip to new galaxies, leaving behind a scent of sidereal flowers and sensuous musks. Calandre will go with her in this back to the future, elegant and sensual olfactory journey, which has maintained the iconic appeal of those revolutionary 60's to the present day. 




Calandre - Paco Rabanne 1969
Nose: Michel Hy
Family: Floral Aldehyde / Chypre 
Olfactory Pyramid: Calandre includes notes of bergamot, aldehydes, green notes, orris, jasmine, geranium, rose, lily of the valley, animal musk, oakmoss, amber, vetiver


Barbarella - Roger Vadim, 1968
Cast: Jane Fonda (Barbarella); John Phillip Law (Pygar); Anita Pallenberg (The Great Tyrant); Marcel Marceau (Professor Ping); Ugo Tognazzi (Mark Hand); David Hemmings (Dildano)
Director: Roger Vadim
From comic Barbarella by Jean-Claude Forest
Costumes: Paco Rabanne





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Calandre (Paco Rabanne, 1969) 
vs.
Barbarella (Roger Vadim, 1968)


A perfume should be as imbued with meaning as it is light to wear (Paco Rabanne)

Dildano: Are you typical of Earth women?
Barbarella: I'm about average. 
(from Barbarella, 1968)

Basco di natali e ribelle di animo Paco Rabanne mostrò un spirito rivoluzionario fin dagli inizi della sua carriera nella moda. L'accoglienza da parte dei suoi colleghi non fu certamente delle migliori tanto da far storcere il naso alla stessa Coco Chanel che lo definì “il metallurgico della moda”. Definizione alquanto appropriato e non in senso dispregiativo, per uno stilista che fece del metallo una delle sue materie prime. Erano gli anni '60, la società era in fermento e anelava a un cambiamento. Gli artisti erano alla continua ricerca di nuovi modi e mondi di espressione, spesso influenzati dal fascino del futuribile. E uno di questi artisti fu Paco Rabanne.


 Il metallo tra le sue mani divenne la nuova armatura delle donne degli anni sessanta, femmine libere, trasgressive e proiettate verso nuovi orizzonti. Proprio una di queste guerriere del futuro ha le sembianze di Barbarella, eroina galattica dell'omonimo fumetto francese del 1962, firmato da Jean-Claude Forest e portato sullo schermo da Roger Vadim nel 1968. 

Il film è una storia di fantascienza intrisa di comicità ed elementi kitch, design ed erotismo, fashion e grotesque, tanto da trasformare l'intera opera in un vero e proprio icona del periodo. Barbarella attraversa la pellicola con la sensualissima ingenuità di un'eroina pronta ad affrontare senza alcun timore ogni nuova esperienza, osé o pericolosa che sia. La protagonista era interpretata da una giovane e bellissima Jane Fonda, dal corpo perfetto inguainato in corpetti e tute aderentissime con inserti di metallo e plexiglas, plastica e lamè. Non a caso i costumi del film portavano la firma di Paco Rabanne che grazie a questa collaborazione diede inizio alla cosiddetta “moda spaziale”. 


E fu proprio in quegli anni che lo stilista diede vita al progetto olfattivo che nel 1969 portò alla realizzazione del suo primo profumo, Calandre, creato da quel Michel Hy che l'anno successivo avrebbe firmato un profumo più volte accostato a Calandre, Rive Gauche di YSL. La fragranza è un chypre floreale scintillante di aldeidi, dal cuore di rosa metallica che affonda in un fondo polveroso e animalico di muschi e legni. Calandre è un profumo di straordinaria personalità, specchio delle donne degli anni sessanta/settanta. Un insieme di femminilità e di sfrontatezza che sembra fasciare come un guscio profumato e preformato le sensuali forme annegate nel lurex di Barbarella. 


Trovare una liaison tra Barbarella e Calandre è quasi ovvio: gli abiti di scena firmati da Paco Rabanne sembrano la rappresentazione materica della fragranza. Le note di testa si aprono con una esplosione scintillante di aldeidi dalle venature verdi. Il naso viene solleticato da questa energia fredda e agrumata. 
I sensi si risvegliano e ammirano le sfaccettature cromatiche del costume verde di Barbarella. Plastica che riflette ogni raggio di luce e come un mosaico luminoso ricopre il corpo dell'eroina galattica. Le aldeidi le danzano intorno, amplificando anche il più piccolo riverbero smeraldino. Poi scendono per raffreddare una rosa opulenta, mentre l'iris impolvera il candore del gelsomino e del mughetto. 
Il cuore della fragranza è un fiore metallico che sprigiona pura sensualità. Il jus inguaina il corpo di Barbarella come una cotta di maglia di ferro a protezione dello splendore voluttuoso della tuta bianca aderente come una seconda pelle.
Il viaggio olfattivo prosegue in un warmhole di muschi fragranti. In questo passaggio il cuore si scalda e le aldeidi accendono legni cremosi. Le note di fondo fanno emergere l'intensità del lato oscuro e vellutato del profumo che avvolge le forme della nostra eroina in un tripudio di seduttive trasparenze.  
La fragranza si fonde alla pelle e la veste come un tessuto accogliente. Barbarella, sintesi ideale di ogni donna terrestre, è pronta per ripartire verso nuove galassie, lasciandosi alle spalle un scia di fiori siderali e muschi conturbanti. Calandre l'accompagnerà in questo elegante e sensuale viaggio olfattivo “back to the future”, che ha mantenuto intatto tutto il fascino iconico dei rivoluzionari anni sessanta fino ai giorni nostri. 

Calandre – Paco Rabanne 1969
Eau de Parfum
Naso: Michel Hy
Famiglia: Aldeico/Chypre floreale
Piramide Olfattiva: Calandre racchiude note di bergamotto, aldeidi, note verdi, radice di iris, gelsomino, geranio, rosa, mughetto, muschio animale, muschio di quercia, ambra, vetiver

Barbarella – Roger Vadim, 1968
Cast: Jane Fonda (Barbarella); John Phillip Law (Pygar); Anita Pallenberg (The Great Tyrant); Marcel Marceau (Professor Ping); Ugo Tognazzi (Mark Hand); David Hemmings (Dildano)
Regia: Roger Vadim
Tratto dal fumetto Barbarella di Jean-Claude Forest
Costumi: Paco Rabanne